Page 364 - Jane Eyre
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Dopo aver preso il tè, mentre la signora Fairfax pren-
deva la calza, mi sedei su una seggiolina e Adele, ingi-
nocchiata sul tappeto si strinse a me; un sentimento di
reciproco affetto pareva ci stringesse in un cerchio di
aurea pace, e allora dal fondo del cuore pregai Iddio di
non dividerci troppo presto.
Stavamo così aggruppate quando il signor Rochester
entrò senza farsi annunziare e parve lieto di vederci così
unite; e disse alla signora Fairfax che gli pareva di aver
ritrovata la sua figlia di adozione e aggiunse che vedeva
Adele "prète a croquer sa petite maman anglaise.".
Udendolo parlare così, osai sperare che anche dopo il
suo matrimonio ci avrebbe lasciate insieme; sotto la sua
protezione e non del tutto prive del raggio benefico del-
la sua presenza.
Quindici giorni di calma e di attesa seguirono il mio
ritorno a Thornfield. Non si parlava punto del matrimo-
nio del padrone, e non vedevo che si facesse alcun pre-
parativo.
Quasi ogni giorno domandavo alla signora Fairfax se
aveva sentito dire nulla di positivo; la risposta di lei era
sempre negativa.
Una volta disse di aver domandato al signor Roche-
ster quando avrebbe condotto la sposa alla villa, ed egli
le aveva risposto scherzando, e gettandole uno sguardo
così strano, che ella non aveva capito nulla.
Una cosa specialmente mi meravigliava, ed era di non
vedere mai nessuno degli Ingram alla villa e non veder
mai il signor Rochester andare a Ingram-Park: è vero
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