Page 365 - Jane Eyre
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che era distante venti miglia, ma che cosa era quella di-
stanza per un innamorato ardente?
Per un cavaliere così abile come il signor Rochester,
venti miglia erano una passeggiata.
Cominciai dunque a nutrir speranza che il matrimonio
fosse andato in fumo, che la voce pubblica era erronea e
che uno o tutti e due i contraenti avevano cambiato idea.
Solevo esaminare il volto del mio padrone per vedere
se era triste o irritato, ma in quel tempo era libero affatto
da quelle nubi, che rivelavano i sentimenti cattivi.
Nei momenti che io e la mia alunna stavamo con lui,
se vedeva mancarmi il coraggio, cercava d'essere alle-
gro....
Una splendida estate brillava sull'Inghilterra; il cielo
puro e il sole raggiante raramente splendono sul nostro
paese per un sol giorno, mentre ora ci rallegravano da
molto tempo.
Pareva che un branco di giornate italiane fossero ve-
nute dal Sud, come gloriosi venti di passaggio, a fermar-
si sulle roccie d'Albione.
Mai non mi aveva chiamata così spesso presso di sé,
mai non era stato così buono per me, e, ohimè! io non lo
aveva tanto amato!
III.
I campi intorno a Thornfield erano verdi e falciati,
bianchi i sentieri per la polvere, gli alberi erano in tutto
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