Page 271 - Jane Eyre
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Questa convinzione era la mia sofferenza, il mio in-
cessante tormento, la mia febbre: Bianca non poteva
piacergli.
Se ella avesse trionfato, se il signor Rochester fosse
stato sinceramente innamorato di lei, mi sarei velata la
faccia, e sarei morta per loro, al figurato, s'intende.
Se la signorina Ingram fosse stata buona e degna d'a-
more, dotata di forza e d'abnegazione, avrei sostenuta
una breve lotta con la gelosia o la disperazione, ma
dopo l'avrei ammirata e sarei stata calma tutta la vita;
più la sua superiorità fosse stata palese, più la mia am-
mirazione sarebbe stata profonda.
Ma veder gli sforzi che faceva per affascinare il si-
gnor Rochester, ma vederla mancar sempre lo scopo,
senza neppure accorgersene, perché credeva che ogni
colpo avesse prodotto l'effetto voluto, vederla inorgo-
glirsi dell'esito quando quell'orgoglio la faceva cader più
basso agli occhi dell'uomo che voleva sedurre; esser te-
stimone di tutto questo, sempre irritata, e sempre co-
stretta a fingere, ecco ciò che non potevo sopportare.
Ogni volta che la signorina Ingram sbagliava il colpo,
vedevo bene per qual mezzo avrebbe potuto riuscire.
Ognuno di quei dardi lanciati contro il signor Roche-
ster e che vedeva cadere impotenti ai piedi di lui, sapevo
che diretti con mano sicura avrebbero colpito profonda-
mente quel cuore orgoglioso; essi avrebbero potuto far
brillare l'amore in quegli occhi cupi e addolcire quel
volto sardonico; anche senz'alcun'arma, la signorina In-
gram avrebbe potuto riportare una silenziosa vittoria.
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