Page 245 - Jane Eyre
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Una voce di donna si unì alle potenti vibrazioni dello
           strumento; ella cantava con molta dolcezza.
              All'a solo seguì un duo e poi un coro. Negli intervalli
           giungeva fino a noi il brusio di un'allegra conversazio-
           ne.
              Ascoltai lungamente, studiando tutte le voci, cercan-
           do di distinguere fra tutte quella del signor Rochester;
           poi mi sforzai di afferrare le parole.
              Suonarono le undici e Adele aveva sonno. La presi in

           collo e la misi a letto.
              Quando gli ospiti andarono nelle loro camere, era
           quasi il tocco.
              Il giorno dopo splendeva un sole raggiante, e fu con-
           sacrato a una escursione nei dintorni.
              La comitiva partì presto; chi era a cavallo, chi in car-
           rozza. Vidi la partenza e il ritorno.
              La signorina Ingram era la sola donna a cavallo e,
           come il giorno prima, il signor Rochester le galoppava a
           fianco. Essi erano separati dagli altri. Feci osservare
           quella circostanza alla signora Fairfax che era alla fine-
           stra.
              — Pretendevate, — le dissi, — che non vi è nessuna
           probabilità che si sposino; ma guardate e ditemi se il si-
           gnor Rochester non la preferisce a ogni altra?
              — Sì, l'ammira senza dubbio.
              — E lei lo ammira pure, — aggiunsi, — non vedete
           come si china per parlargli confidenzialmente? Vorrei
           vederla in viso: non mi è ancora riuscito.




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