Page 236 - Jane Eyre
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ottenere, se volesse, l'amore della nobile signorina, ma è
mai possibile che pensi seriamente a questa povera e
brutta istitutrice?"
— Ebbene, sì, — dissi a me stessa, — farò i due ri-
tratti.
E dopo aver presa questa risoluzione, divenni più cal-
ma e mi addormentai.
La mattina seguente due ore mi bastarono per schiz-
zare a matita il mio ritratto, e in quindici giorni avevo
terminato la miniatura di una Bianca Ingram immagina-
ria; quando misi quel ritratto accanto al mio, il contrasto
era così evidente come potevo desiderarlo.
Il lavoro mi fece bene occupando la mente e le mani,
poi rafforzò e fissò l'impressione che cercavo di serbare
nel cuore.
Fui ben presto ricompensata di questa disciplina, che
avevo imposta ai miei sentimenti.
Grazie a lei, potei sopportare con calma gli avveni-
menti che narrerò.
Se non vi fossi stata preparata, non avrei potuto man-
tenere una calma almeno apparente.
XVII.
Trascorse una settimana senza che avessi notizie del
signor Rochester.
Dopo dieci giorni non era ancora tornato.
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