Page 231 - Jane Eyre
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— Ebbene, provatemelo mangiando con appetito.
Empite la teiera, mentre io termino questo giro di calza.
Quando ebbe finito il suo compito, si alzò e chiuse le
imposte.
— Non ci sono stelle, — disse, — ma è tempo buono.
Il signor Rochester non soffrirà in viaggio.
— Che! è partito? — domandai.
— Sì, è partito subito dopo colazione per andare alla
villa del signor Eshton, a dieci miglia dopo Millcote.
Credo che lord Ingram, sir George Lynn, il colonnello
Dlut e altri ancora vi si trovino.
— Lo aspettate oggi?
— Né oggi, né domani; credo che vi rimarrà otto
giorni. Quando i nobili si riuniscono, hanno tanti svaghi,
sono circondati da tanta eleganza, che non provano il bi-
sogno di separarsi. In quelle riunioni i più ricercati sono
gli uomini, e il signor Rochester è così piacevole in con-
versazione, che tutti gli vogliono bene. È preferito dalle
signore, benché non sia bello; ma l'ingegno, la ricchezza
e la posizione fanno dimenticare il suo aspetto.
— Vi sono delle signore in quella villa?
— Sì, vi è la signora Eshton con le sue tre figlie, ve-
ramente carine, le signorine Bianca e Mary Ingram, che
sono molto belle. Ho visto la signorina Bianca sette o
otto anni fa; aveva allora diciotto anni ed era venuta al
ballo di Natale, dato allora dal signor Rochester. Oh!
quel giorno la sala da pranzo era riccamente ornata e il-
luminata. Credo che vi fossero cinquanta signori e si-
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