Page 226 - Jane Eyre
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giorno, Grace, — le dissi. — È forse accaduto qualcosa
           qui? Mi par di aver sentito i servi parlare tutti insieme.
              — Il padrone voleva leggere la notte scorsa, ed essen-
           dosi addormentato con la candela accesa, il fuoco s'è ap-
           piccato al cortinaggio. Per fortuna si è svegliato prima
           che le coperte fossero in fiamme ed ha potuto spegnere
           il fuoco.
              — È strano, — dissi più piano, fissandola. — Ma il
           signor Rochester non ha destato nessuno, nessuno l'ha

           sentito muoversi?
              Ella alzò di nuovo gli occhi su di me, e questa volta
           l'espressione non era la stessa; mi esaminò attentamente
           e poi rispose:
              — La servitù dorme lontano di qua, signorina, e non
           ha potuto sentire. La vostra camera e quella della signo-
           ra Fairfax sono le più vicine. La signora Fairfax dice
           che non ha sentito nulla; quando s'invecchia si ha il son-
           no duro.
              Si fermò e poi aggiunse con finta indifferenza e in
           tono particolare:
              — Ma voi, signorina, voi siete giovane e avete il son-
           no leggero: avete forse sentito qualche rumore?
              — Sì, — risposi abbassando la voce per non essere
           intesa da Leah, che lavava, — prima ho creduto che fos-
           se Pilato, ma Pilato non ride e sono sicura di avere udito
           un riso molto strano.
              Ella prese una nuova gugliata di filo, la passò sulla
           cera, infilò l'ago e mi guardò con calma:




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