Page 209 - Jane Eyre
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"Ma vi dico, e potete crederlo, che un giorno la vostra
vita giungerà agli scogli e s'infrangerà in un turbine di
spuma; allora volerete sui picchi come polvere liquida,
oppure sollevata da un'onda potente, sarete gettata in
una corrente più calma.
— Mi piace questa giornata, questo cielo d'acciaio,
l'immobilità di questo paesaggio dormente sotto il gelo,
mi piace Thornfield, la sua antichità, il suo isolamento,
mi piacciono i suoi vecchi alberi, i suoi cespugli, le li-
nee grige delle facciate, eppure lo abborriva per il passa-
to, ed evitavo questa casa come una casa maledetta e la
odio ancora!
Strinse i denti, tacque e percosse il pavimento induri-
to col piede.
Pareva che un pensiero fatale lo avvincesse per modo
da impedirgli di fare un passo.
Quando si fermò così risalivamo il viale e la villa era
davanti a noi; gettò sul tetto uno sguardo come non ne
ho veduto mai uno simile in vita mia; il dolore, la vergo-
gna, la collera, l'impazienza, il disgusto, l'odio, parve
che lottassero per un istante nella sua larga pupilla dila-
tata sopra il sopracciglio d'ebano.
Il combattimento fu terribile; ma un altro sentimento
sorse e trionfò.
Era qualcosa di cinico, di risoluto, di duro, di inflessi-
bile.
Egli dominò la commozione, pietrificò l'atteggiamen-
to e continuò:
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