Page 205 - Jane Eyre
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studiata, e quelle ragioni ve le dirò un giorno). Dieci mi-
nuti fa ha cavato dalla scatola un vestitino di raso rosa; i
tratti di lei hanno subito rivelato la gioia. Ha la civette-
ria nel sangue, nel cervello, e anche nelle ossa. "Bisogna
che me lo provi!" ha esclamato e subito è uscita per an-
dare a farsi vestire da Sofia. Fra poco tornerà. So che
vedrò Celina Varens in miniatura, nel costume che ave-
va sul teatro al principio del.... Ma non ci pensiamo più,
eppure ciò che vi è di più tenero in me, riceverà un col-
po, lo sento: restate dunque per vedere se ho ragione.
Dopo pochi istanti si sentì il passo di Adele. Ella en-
trò trasformata come lo aveva annunciato il tutore di lei.
Invece del vestito scuro ne portava un altro di raso
rosa cortissimo e guernito in fondo; aveva nei capelli
una ghirlanda di bocci di rose; era calzata con calze di
seta e scarpine di raso bianco.
— Non mi sta bene questo vestito? — esclamò sal-
tando. — E le calze e le scarpine? Ora mi metto a balla-
re.
E allargando il vestito incominciò a saltare nella stan-
za.
Giunta vicino al signor Rochester, fece una piroetta
sulla punta dei piedi, poi s'inginocchiò dinanzi a lui.
— Signore, grazie mille volte per la vostra bontà! —
esclamò;— poi, alzandosi, aggiunse: — Non è vero che
mamma faceva così signore?
— Esattamente, — rispose egli, — così allettava le
mie sterline e le faceva uscire dalle mie tasche inglesi.
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