Page 208 - Jane Eyre
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mentre guardavo le carrozze che passavano da quella
strada di moda, vicina all'Opera.
"A un tratto scorsi un elegante coupé, tirato da due
magnifici cavalli inglesi.
"Riconobbi la carrozza che avevo regalata a Celina.
"Ella tornava, e il cuore prese a battere con violenza
sulla balaustra di ferro, alla quale mi appoggiavo.
"Il coupé si fermò alla porta del palazzo; la mia fiam-
ma s'accese.
"Benché Celina fosse avvolta in un mantello, impic-
cio inutile in quella calda serata di giugno, riconobbi su-
bito il piedino di lei quando saltò di carrozza, e dal ter-
razzo stavo per gridare: "Angiolo mio!" con una voce
che soltanto l'amore può capire, quando un'altra perso-
na, avvolta pure nel mantello, uscì dietro a lei.
"Ma questa volta fu un tocco con lo sperone che battè
sul marciapiede, fu un cappello mascolino che passò
sotto il portone del palazzo.
"Non avete mai provata la gelosia, non è vero, signo-
rina Eyre? Bella domanda, se non conoscete l'amore!
"Dovete provare questi due sentimenti; la vostra ani-
ma dorme; non ha ricevuto ancora l'urto che deve de-
starla.
"Voi credete che tutta la vita sia calma come la vostra
giovinezza.
"Con gli occhi chiusi, con gli orecchi turati vi lascie-
rete cullare dalla corrente, senza veder gli scogli che
s'innalzano sottacqua e i vortici che gorgogliano.
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