Page 204 - Jane Eyre
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— In questo senso, sì, ho paura; non desidero di dire
sciocchezze.
— Se le diceste, sarebbe con una gravità e con una
calma che non potrei accorgermene.
"Non ridete mai, signorina Eyre? Non vi date briga di
rispondere. Vedo che ridete raramente, ma che potete ri-
dere con molta gaiezza.
"Credetemi, la natura non vi ha fatta austera, come
non ha fatto me vizioso.
"Siete sempre nelle pastoie messevi a Lowood, com-
ponete il volto, velate la voce, stringete le membra e te-
mete avanti a un uomo, che è vostro fratello, vostro pa-
dre, il vostro padrone, o tutto quello che volete, infine;
temete che il vostro sorriso sia troppo allegro, la vostra
parola troppo pronta, i vostri movimenti troppo lesti.
"Ma spero che presto imparerete ad essere più sponta-
nea con me, perché mi è impossibile di non essere tale
con voi; allora i vostri movimenti e i vostri sguardi sa-
ranno più vivi e più variati. Talvolta svolgete intorno a
voi un colpo d'occhio curioso come quello dell'uccello
che guarda attraverso la sbarra della gabbia; sembrate
un prigioniero irrequieto e risoluto, che, se fosse libero,
volerebbe fino alle nubi; ma per ora siete ancora inchi-
nata verso terra.
— Signore, le nove son suonate.
— Non importa, aspettate un istante; Adele non è
pronta per andare a letto. Ho esaminato quello che avve-
niva qui, mentre vi parlavo; ho guardato spesso Adele
(ho le mie ragioni per crederla tanto curiosa da essere
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