Page 184 - Jane Eyre
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— Allora, signore, io tacerò e voi giudicherete.
              Portai la cartella e mi disse di avvicinarmi alla tavola.
           La spinsi fino a lui, e la signora Fairfax e Adele si avan-
           zarono per vedere i disegni.
              — Non vi affollate tanto, — disse il signor Rochester,
           — prenderete i disegni a misura che avrò terminato di
           guardarli, ma non accostate le teste vostre alla mia.
              Egli esaminò schizzi e dipinti e ne mise tre da parte, e
           dopo aver mandata la vedova e la bambina a un'altra ta-

           vola, mi fece accostare a sé e mi disse:
              — Questi tre quadretti sono della stessa mano, ma
           quella mano è la vostra?
              — Sì.
              — Quando avete trovato il tempo di farli, perché han-
           no richiesto tempo e una certa riflessione?
              — Li ho fatti nelle due vacanze a Lowood.
              — Dove avete trovati gli originali di queste copie?
              — Nella mia testa.
              — In quella che avete sulle spalle?
              — Sì, signore.
              — Vi sono in essa molti altri argomenti di quel gene-
           re?
              — Spero di sì e che sieno migliori.
              Egli stese i quadretti dinanzi a sé e li guardò di nuo-
           vo.
              Mentre che il signor Rochester li considerava ho il
           tempo di descriverli.
              Prima di tutto debbo avvertirvi che quegli acquerelli
           non erano punto sorprendenti. Gli argomenti si erano


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