Page 183 - Jane Eyre
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— Vi siete rimasta otto anni, dunque ne avete diciot-
           to.
              Risposi affermativamente.
              — Vedete che l'aritmetica è utile, se no non sarei riu-
           scito a indovinare la vostra età. Non è facile, quando i
           lineamenti e l'aspetto sono così poco in rapporto con gli
           anni. Che cosa avete imparato a Lowood? Sapete sonare
           il pianoforte?
              — Un poco.

              — Ecco la solita risposta! Entrate nella biblioteca,
           cioè fatemi il piacere. Scusate il mio tono di comando,
           vi sono assuefatto e son sempre obbedito. Non posso di-
           sfarmi di questa consuetudine per una nuova venuta.
           Prendete un lume, entrate dunque nella biblioteca e so-
           nate un'aria.
              Uscii, uniformandomi ai suoi ordini.
              — Basta! — mi gridò dopo un poco. — Sento che
           suonate come una educanda inglese, forse un po' me-
           glio, ma non molto.
              Chiusi il pianoforte e tornai presso il signor Roche-
           ster, il quale continuò:
              — Stamani Adele mi ha fatto vedere alcuni schizzi
           che dice vostri. Non so se sia vero, oppure se un mae-
           stro vi abbia aiutata.
              — No, sono proprio miei!
              — Ecco che vi sentite offesa nell'amor proprio! Anda-
           te a prendere la cartella, se potete assicurare che tutto
           ciò che contiene è opera vostra. Badate però che me ne
           intendo.


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