Page 158 - Jane Eyre
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— Oh, sì! la sua famiglia è sempre stata rispettata.
           Quasi tutto il territorio che scorgete di qui, è sempre ap-
           partenuto ai Rochester da tempo immemorabile.
              — Ma voi, personalmente, lo amate? È amato come
           individuo?
              — Non ho nessuna ragione per non amarlo, e credo
           che i suoi affittuari lo considerino giusto e generoso, ma
           non è mai rimasto molto in mezzo a loro.
              — Non ha nulla di saliente? Insomma, com'è di carat-

           tere?
              — Il suo carattere è irreprensibile, a quanto mi pare.
           Può essere un po' strano; ha molto viaggiato e veduto
           tante cose, e sono convinta che sia molto istruito, ma
           non ho parlato mai a lungo con lui.
              — Che cos'ha di strano?
              — Non so, non è facile a spiegarsi; nulla che colpisca
           a prima vista, ma si sente da quello che dice; non si è
           mai sicuri se parli da vero o per burla, se è contento o
           no. Infine, non lo capisco bene, ma è un buonissimo pa-
           drone.
              Ecco tutto ciò che potei cavare dalla signora Fairfax
           rispetto al suo e mio padrone.
              Vi è certa gente che pare non creda si possa osservare
           e studiare un carattere.
              La buona signora era di quella categoria. Per lei il si-
           gnor Rochester era il signor Rochester e nient'altro.
              Ella mi propose di visitare la casa, e io ebbi agio di
           ammirare l'ordine che regnava ovunque.




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