Page 151 - Jane Eyre
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— Come? già fuori? — mi disse. — Vedo che siete
           mattiniera.
              Mi accostai ed ella mi abbracciò e mi stese la mano.
              — Vi piace Thornfield?
              Le risposi che mi piaceva immensamente.
              — Sì, — diss'ella, — è un bel luogo, ma perderà mol-
           to se il signor Rochester non si risolve ad abitarlo o a
           farvi visite più frequenti. Ha delle terre e le case grandi
           richiedono la presenza del proprietario.

              — Chi è il signor Rochester?
              — Il padrone di Thornfield, — mi rispose tranquilla-
           mente. — Non sapevate che si chiamava Rochester?
              — No, certo; non ho mai sentito parlare di lui.
              La buona signora pareva credere che tutti conoscesse-
           ro il signor Rochester.
              — Credevo che Thornfield vi appartenesse.
              — A me! Che Dio vi benedica, figlia mia; che idea! a
           me! Sono soltanto la governante. È vero che dal lato di
           sua madre sono parente lontana del signor Rochester, o
           almeno mio marito era parente. Mio marito era pastore e
           aveva il benefizio di Hay, quel villaggio che vedete là
           sul versante della collina, e quella chiesa era sua. La
           madre del signor Rochester era una Fairfax, cugina in
           secondo grado di mio marito; ma io non ho mai cercato
           di trar partito da questa parentela; essa non esiste per me
           e mi considero come una governante qualsiasi. Il mio
           padrone è sempre cortese con me e non chiedo altro.
              — E la bambina, la mia alunna?




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