Page 109 - Jane Eyre
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— Li sento meno.
              La signorina Temple si alzò, tastò il polso di Elena,
           poi, tornando al suo posto, la sentii sospirare.
              Ella rimase pensierosa un momento, poi, scuotendosi,
           disse allegramente:
              — Siete mie ospiti stasera, e come tali voglio trattar-
           vi.
              Nel dir così suonò, e, alla serva che entrava, disse:
              — Barbara, non ho preso ancora il tè; portate il vas-

           soio con tre tazze.
              Il vassoio fu portato, e io mi sentii contenta vedendo
           le tazze e la teiera collocate su una piccola tavola accan-
           to al fuoco.
              Come mi parve delizioso il profumo del tè, dei crosti-
           ni col burro.
              Ma come erano pochi questi, e io aveva tanta fame!
              La signorina Temple si accorse pure che i crostini era-
           no scarsi e disse a Barbara di portarne altri.
              La serva uscì e tornò subito.
              — Signorina, — disse, — la signora Harden assicura
           che ne ha mandato la solita quantità.
              La Harden era la dispensiera ed era fatta sullo stesso
           stampo del signor Bockelhurst.
              — Benissimo, — rispose la signorina Temple, — ne
           faremo di meno.
              Nel momento che la serva usciva, aggiunse sorriden-
           do:
              — Per fortuna oggi posso supplire a quello che man-
           ca.


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