Page 95 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Abu Ammar, ma gli israeliani sono ebrei. Non tutti gli ebrei si possono
identi care con Israele ma Israele non si può non identi care con gli ebrei. E
non si può pretendere che gli ebrei di Israele vadano un’altra volta a zonzo per
il mondo onde finire nei campi di sterminio. È irragionevole.
Così, a zonzo per il mondo volete mandarci noi.
No. Non vogliamo mandarci nessuno. Tantomeno voi.
Però a zonzo ci siamo noi, ora. E se ci tenete tanto a dare una patria
agli ebrei, dategli la vostra: avete un mucchio di terra in Europa, in
America. Non pretendete di dargli la nostra. Su questa terra noi ci
abbiamo vissuto per secoli e secoli, non la cederemo per pagare i vostri
debiti. State commettendo uno sbaglio anche da un punto di vista umano.
Com’è possibile che gli europei non se ne rendano conto pur essendo
gente così civilizzata, così progredita, e più progredita forse che in
qualsiasi altro continente?
Eppure anche voi avete combattuto guerre di liberazione, basta pensare
al vostro Risorgimento. Il vostro errore perciò è volontario. L’ignoranza
sulla Palestina non è ammessa perché la Palestina la conoscete bene: ci
avete mandato i vostri Crociati ed è un paese sotto i vostri occhi. Non è
l’Amazzonia. Io credo che un giorno la vostra coscienza si sveglierà. Ma
fino a quel giorno è meglio non vederci.
Per questo, Abu Ammar, lei porta sempre gli occhiali neri?
No. Li porto per non far capire se dormo o son sveglio. Ma, detto fra
noi, io sono sempre sveglio dietro i miei occhiali. Dormo solo quando me
li tolgo, e dormo pochissimo. Niente domande personali, avevo detto.
Solo una, Abu Ammar. Lei non è sposato e non si conoscono donne nella sua
vita.
Vuol fare come Ho Chi Minh o l’idea di vivere accanto a una donna le
ripugna?
Ho Chi Minh… No, diciamo che non ho mai trovato la donna giusta. E
ora non c’è più tempo. Ho sposato una donna che si chiama Palestina.
Quest’ultima frase la disse timidamente. Ho dimenticato di dire che, nel
fondo, Yassir Arafat è un timido: giudizio che non gli piacerà. Ma è così