Page 98 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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cambiato.» Allora gli chiesi se potevo pubblicare il suo vero nome e, con
          un sorriso a ettuosamente be ardo, rispose: «Cosa devo dirle? Go ahead,

          faccia  pure».  Quel  nome  è  Faruk  El  Kaddoumi.  Tenetelo  in  mente,  lo
          leggerete di nuovo. Perché Faruk El Kaddoumi, alias Abu Lotuf, cioè Padre
          Delicatezza, è il cervello di Al Fatah. Come dire il cervello della resistenza
          palestinese.
             Il cervello ha quarant’anni, sebbene ne dimostri di più: le responsabilità

          danno  rughe.  Figlio  di  ricchi  borghesi,  anche  lui,  nativo  di  Gia a,  era
          poco  più  di  un  ragazzo  all’epoca  in  cui  si  gettò  nella  lotta.  In  quel
          periodo,  sembra,  avvicinò  Arafat  con  cui  litigò  presto  e  non  andò  mai

          d’accordo: il loro armistizio è recente, risale alla formazione di Al Fatah.
          Nel 1948, costretto a fuggire con la famiglia, raggiunse il Libano dove si
          iscrisse  all’università  americana  di  Beirut,  studiò  psicologia,  storia,
          sociologia, e si laureò in scienze economiche. La laurea gli o rì un buon
          impiego  presso  una  compagnia  petrolifera  e  l’occasione  di  viaggiare  in

          Europa  e  in  Asia.  Fu  più  volte  in  Italia,  in  Spagna,  in  Germania,  in
          Francia, in Inghilterra, in Svizzera: assorbendone un certo occidentalismo
          che traspare nel suo modo di esprimersi e in una disinvoltura che negli

          altri non c’è. Ma poi fu in India, in Cina. Qui incontrò Mao Tse-tung, e ciò
          lo  riportò  in  un  mondo  più  adatto  al  suo  sangue,  al  suo  genere  di
          so sticazione  mentale.  «Un  rivoluzionario  non  può  fare  a  meno  di
          de nire  Mao  Tse-tung  un  grand’uomo.  Non  era  facile  fondere  Confucio
          con  Lenin  e  Marx.  Sì,  la  Cina  mi  piace  molto.»  Pausa.  «E  tuttavia,

          tuttavia,  se  mi  chiede  qual  è  il  paese  che  preferisco…»  Pausa.  «Le
          rispondo la Spagna, la Germania, l’Italia. Della prima mi piace il calore
          umano, la passione. Della seconda, la voglia di lavorare e l’orgoglio.

             Della terza, l’indisciplina e il talento. Sono un uomo complicato.» Non
          andò mai in America e in Russia, né lo desiderò. «America e Russia non
          c’è bisogno di visitarle per dire: le conosco fin troppo.»
             I suoi viaggi si allentarono nel 1961 quando, insieme a un gruppo di
          intellettuali,  si  mise  al  lavoro  per  creare  Al  Fatah.  «Eravamo  tutti  sui

          trent’anni.  Ingegneri,  economisti,  architetti,  e  poi  anche  un   losofo.  La
          necessità  di  avviare  la  lotta  con  un  movimento  di  massa  noi  l’avevamo
          compresa  n dal 1950, l’autunno in cui gli israeliani ci presero Gaza. Ma i

          preparativi seri non ebbero inizio che nel 1961 e solo nel 1965 si riuscì a
          costituire  il  primo  nucleo  di  Al  Fatah.  Nei  paesi  arretrati,  sa,  il  livello
          della coscienza è un po’ basso. E la gente si sentiva troppo delusa, troppo
          scon tta.»  Altri  moti  nazionalistici  stavano  allora  sorgendo  ma  li
          guidavano  elementi  dispersi  e  senza  quattrini.  Da  esperto  in  economia,

          Faruk  El  Kaddoumi  fu  il  primo  a  comprendere  che  per  fare  una
          rivoluzione ci vogliono soldi e che i soldi non li possono dare che i ricchi.
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