Page 94 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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Karameh essi persero 1247 uomini tra morti e feriti.


             Anche il prezzo che pagate voi è altrettanto pesante?

             Le  perdite  per  noi  non  contano,  a  noi  non  importa  di  morire.
          Comunque,  dal  1965  a  oggi,  abbiamo  avuto  un  po’  più  di  novecento
          morti.  Però  bisogna  considerare  anche  i  seimila  civili  morti  nelle

          incursioni  aeree  e  i  nostri  fratelli  morti  in  prigione  sotto  le  torture.
          Novecento  morti  possono  essere  molti  e  pochi:  dipende  dal  numero  dei
          combattenti. Quanti sono i  dayn in tutto? Per dirle questa cifra io dovrei

          chiedere il permesso del Consiglio militare, e non credo che tal permesso
          lo  avrei.  Però  posso  dirle  che  a  Karameh  noi  eravamo  solo  392  contro
          15.000 israeliani.

             Quindicimila? Abu Ammar, lei vuol dire forse millecinquecento.


             No!  No!  No!  Ho  detto  quindicimila,  quindicimila!  Inclusi,  s’intende,  i
          soldati  impegnati  con  l’artiglieria  pesante,  i  carri  armati,  gli  aerei,  gli

          elicotteri,  e  i  paracadutisti.  Solo  come  truppa  essi  avevano  quattro
          compagnie e due brigate. Ciò che diciamo noi non viene mai creduto da
          voi occidentali, voi ascoltate loro e basta, credete a loro e basta, riferite
          ciò che dicono loro e basta!


             Abu Ammar, lei non è un uomo giusto. Io sono qui e sto ascoltando lei. E
          dopo questa intervista riferirò parola per parola ciò che mi ha detto lei.


             Voi europei siete sempre per loro. Forse qualcuno di voi incomincia a
          capirci: è nell’aria, si annusa. Ma in sostanza restate per loro.

             Questa è la vostra guerra, Abu Ammar, non è la nostra. E in questa vostra
          guerra  noi  non  siamo  che  spettatori.  Ma  anche  come  spettatori  lei  non  può

          chiederci d’essere contro gli ebrei e non deve stupirsi se in Europa, spesso, si
          vuol bene agli ebrei. Li abbiamo visti perseguitare, li abbiamo perseguitati. Non
          vogliamo che ciò si ripeta.


             Già,  voi  dovete  pagare  i  vostri  conti  con  loro.  E  volete  pagarli  col
          nostro  sangue,  con  la  nostra  terra,  anziché  col  vostro  sangue,  con  la
          vostra  terra.  Continuate  a  ignorare  per no  che  noi  non  abbiamo  nulla
          contro gli ebrei, noi ce l’abbiamo con gli israeliani.

             Gli  ebrei  saranno  i  benvenuti  nello  Stato  democratico  palestinese:  gli
          offriremo la scelta di restare in Palestina, quando il momento verrà.
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