Page 382 - Oriana Fallaci - Le radici dell'odio. La mia verità sull'Islam
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sgraditi ospiti dei frati (che poi dai militari dei carri armati accettano le
          bottiglie d’acqua minerale e il cestino di mele).

             Trovo vergognoso che dando il numero degli israeliani morti dall’inizio
          delle  Seconda  Intifada,  (quattrocentododici),  un  noto  quotidiano  abbia
          ritenuto giusto sottolineare a gran lettere che nei loro incidenti stradali ne
          muoiono di più. (Seicento all’anno.)
             Io  trovo  vergognoso  che  l’«Osservatore  Romano»  cioè  il  giornale  del

          Papa, un Papa che non molto tempo fa lasciò nel Muro del Pianto una
          lettera di scuse per gli ebrei, accusi di sterminio un popolo sterminato a
          milioni dai cristiani. Dagli europei. Trovo vergognoso che ai sopravvissuti

          di quel popolo (gente che ha ancora il numero tatuato sul braccio) quel
          giornale  neghi  il  diritto  di  reagire,  difendersi,  non  farsi  sterminare  di
          nuovo. Trovo vergognoso che in nome di Gesù Cristo (un ebreo senza il
          quale  oggi  sarebbero  tutti  disoccupati)  i  preti  delle  nostre  parrocchie  o
          Centri  Sociali  o  quel  che  sono  amoreggino  con  gli  assassini  di  chi  a

          Gerusalemme  non  può  recarsi  a  mangiar  la  pizza  o  a  comprar  le  uova
          senza  saltare  in  aria.  Trovo  vergognoso  che  essi  stiano  dalla  parte  dei
          medesimi  che  inaugurano  il  terrorismo  ammazzandoci  sugli  aerei,  negli

          aeroporti,  alle  Olimpiadi,  e  che  oggi  si  divertono  ad  ammazzare  i
          giornalisti  occidentali.  A  fucilarli,  a  rapirli,  a  tagliarli  la  gola,  a
          decapitarli.  (Dopo  l’uscita  de La  Rabbia  e  l’Orgoglio  qualcuno  in  Italia
          vorrebbe  farlo  anche  a  me.  Citando  versi  dal  Corano  esorta  i  suoi
          «fratelli» delle moschee e delle Comunità Islamiche a castigarmi in nome

          di Allah. A uccidermi. Anzi a morire con me. Poiché è un tipo che conosce
          bene l’inglese, in inglese gli rispondo: «Fuck you».)
             Io trovo vergognoso che quasi tutta la sinistra, quella sinistra che venti

          anni  fa  permise  a  un  suo  corteo  di  deporre  una  bara  (quale  ma oso
          avvertimento)  dinanzi  alla  sinagoga  di  Roma,  dimentichi  il  contributo
          dato  dagli  ebrei  alla  lotta  antifascista.  Da  Carlo  e  Nello  Rosselli,  per
          esempio,  da  Leone  Ginzburg,  da  Umberto  Terracini,  da  Leo  Valiani,  da
          Emilio  Sereni,  dalle  donne  come  la  mia  amica  Anna  Maria  Enriques

          Agnoletti  fucilata  a  Firenze  il  12  giugno  1944,  dai  settantacinque  dei
          trecentotrentacinque uccisi alle Fosse Ardeatine, dagli in niti altri morti
          sotto le torture o in combattimento o dinanzi ai plotoni d’esecuzione. (I

          compagni,  i  maestri,  della  mia  infanzia  e  della  mia  prima  giovinezza.)
          Trovo vergognoso che anche per colpa della sinistra anzi soprattutto per
          colpa  della  sinistra  (pensa  alla  sinistra  che  inaugura  i  suoi  congressi
          applaudendo  il  rappresentante  dell’OLP,  in  Italia  il  capo  dei  palestinesi
          che vogliono la distruzione di Israele) gli ebrei delle città italiane abbiano

          di nuovo paura.
             E  nelle  città  francesi  e  olandesi  e  danesi  e  tedesche,  lo  stesso.  Trovo
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