Page 70 - Oriana Fallaci - Lettera a un bambino mai nato
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se siete sposati, neanche quello se siete fuggiti. Ogni respon-

        sabilità è della donna, ogni sofferenza, ogni insulto. Puttana, le
        dite se ha fatto l’amore con voi. La parola puttano non esiste nel

        dizionario: usarla è un errore di glottologia. Sono millenni che ci

        imponete i vostri vocaboli, i vostri precetti, i vostri abusi.
           Sono millenni che usate il nostro corpo senza rimetterci nulla.

        Sono millenni che ci imponete il silenzio e ci relegate al compito
        di mamme. In qualsiasi donna cercate una mamma. A qualsia-

        si donna chiedete di farvi da mamma: perfino se è vostra figlia.

        Dite che non abbiamo i vostri muscoli e poi sfruttate la nostra
        fatica anche per farvi lucidare le scarpe. Dite che non abbiamo

        il vostro cervello e poi sfruttate la nostra intelligenza anche per

        farvi amministrare il salario. Eterni bambini, fino alla vecchiaia
        restate bambini da imboccare, pulire, servire, consigliare, conso-

        lare, proteggere nelle vostre debolezze e nelle vostre pigrizie. Io

        vi disprezzo. E disprezzo me stessa per non saper fare a meno di
        voi, per non gridarvi più spesso: siamo stanche d’esservi mam-

        me. Siamo stanche di questa parola che avete santificata per il
        vostro interesse, il vostro egoismo. Dovrei sputare anche su lei,

        signor dottore.

           Lei che in una donna vede soltanto un utero e due ovaie, mai
        un cervello. Lei che dinanzi a una donna incinta pensa: “Prima si

        è divertita e poi viene da me”. Non si è mai divertito, lei, signor
        dottore? Non ha mai dimenticato il culto della vita? Lo difende

        così bene al livello cellulare che la si direbbe invidioso di ciò che

        la sua collega chiama miracolo della maternità. Ma no, lo esclu-
        do.

           Quel miracolo è un sacrificio per lei. In quanto uomo, non sa-

        prebbe affrontarlo. Qui non si fa il processo a una donna, dottore:
        si fa il processo a tutte le donne. Ho quindi il diritto di rovesciarlo

        su lei e se lo metta bene in testa, dottore: la maternità non è un

        dovere morale. Non è nemmeno un fatto biologico. E una scelta
        cosciente. Questa donna aveva fatto una scelta cosciente, e non

        voleva uccider nessuno. Era lei che voleva ucciderla, signor dot-
        tore, negandole perfino l’uso del proprio intelletto. Perciò dentro

        la gabbia dovrebbe starci lei, e non per mancato soccorso a mi-




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