Page 68 - Oriana Fallaci - Lettera a un bambino mai nato
P. 68
spettacolo straziante: ignorandolo, il mio collega non è generoso
verso il suo sesso. Io non vorrei indulgere a facili ironie ma, visto
che egli crede tanto alla vita, come può lasciar morire miliardi
e miliardi di spermii senza farci nulla? Omissione di soccorso
o crimine? Crimine, ovvio: dentro quella gabbia dovrebbe starci
anche lui.
Se non ci va, e subito, significa che ci ha mentito, che il suo
perbenismo è turbato da chi dice che il problema non consiste
nel far nascere un gran numero di individui ma nel rendere meno
disgraziata possibile l’esistenza di coloro che sono già nati.
«Sempre a proposito del mio collega, evito di prender sul serio
la sua insinuazione di correità. Al massimo potrei essere accusa-
ta di errato giudizio, e neanche una giuria della vita può condan-
nare l’errato giudizio. Del resto non fu tale: fu semplicemente un
giudizio e di cui non mi pento. La gravidanza non è una punizione
inflitta dalla natura per farti pagare il brivido di un momento.
E un miracolo che deve svolgersi con la stessa spontaneità che
benedice gli alberi, i pesci. Se non procede in modo normale,
non puoi chiedere a una donna di stare mesi e mesi distesa in
un letto come una paralitica. In altre parole, non puoi esigere da
lei la rinuncia della sua attività, della sua personalità, della sua
libertà. Lo esigi forse da un uomo che con quel brivido gode mol-
to di più?
Evidentemente il mio collega non riconosce alle donne il diritto
che riconosce agli uomini: disporre del proprio corpo. Evidente-
mente egli considera l’uomo un’ape cui è permesso di svolazzare
di fiore in fiore, la donna un sistema genitale che serve solo alla
procreazione. Capita a molti nel nostro mestiere: le pazienti pre-
ferite dai ginecologi sono fattrici placide, grasse, senza problemi
di libertà.
E comunque non siamo qui per giudicare i medici.
Siamo qui per giudicare una donna accusata di omicidio pre-
meditato e compiuto col pensiero anziché coi ferri. Rifiuto l’ac-
cusa, in base ad elementi precisi. Il giorno in cui diagnosticai
che tutto andava bene, vidi un gran sollievo in lei. Il giorno in cui
66