Page 21 - Oriana Fallaci - Lettera a un bambino mai nato
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sa alla grata. Dall’interno del confessionale s’è alzata una voce

        cattiva, la voce del prete: «Lei ha ucciso una creatura! Ha ucciso
        una creatura!». La nonna tremava per la paura che gli altri ascol-

        tassero. Si raccomandava:

           «Non gridi, reverendo, la prego! Lei mi fa arrestare! La prego!».
        La voce del prete però non si abbassava, e allora la nonna è

        scappata. Per strada correva, inseguita dai poliziotti, ed era stra-
        ziante vedere una vecchia che correva così. Io mi sentivo svenire

        per lei e pensavo: le scoppierà il cuore, morirà. I poliziotti l’han-

        no raggiunta sulla porta di casa. Le hanno rubato il bambolottino
        e le hanno legato le braccia. Lei ha detto, fiera: «Sono pentita ma

        lo rifarò. Non lo faccio mai volentieri ma non posso mantenere

        tanti figlioli. Non posso» Mi hanno svegliato quei dolori giù in
        fondo al ventre.




           Non devo veder più la mia amica. Sono i suoi discorsi che mi
        provocano gli incubi. Ieri sera mi ha invitato a cena: suo marito

        non c’era, le è sembrata una buona occasione per parlarmi di te,
        ed è stato un tormento. Sembra




           infatti che un fisico, il dottor H. B. Munson, sia d’accordo con
        lei. Perfino il feto, dichiara costui, è materia pressoché inerte,

        quasi un vegetale estirpabile con un cucchiaio. Al massimo lo
        si può considerare un «sistema coerente di capacità irrealizza-

        te». Secondo alcuni biologi, invece, l’essere umano incomincia

        col concepimento perché l’uovo fertilizzato contiene DNA: l’acido
        desossiribonucleico che è la base delle proteine che formano un

        individuo. Tesi cui il dottor Munson replica che anche lo sper-

        matozoo, anche l’uovo non fertilizzato contiene DNA: vorremmo
        considerare l’uovo e lo spermatozoo come esseri umani~

           Poi c’è un gruppo di medici pei quali un essere umano diventa

        un essere umano dopo ventotto settimane, cioè al momento in
        cui può sopravvivere fuori dell’utero anche se la gestazione non

        è completata. E c’è un gruppo di antropologi per cui un essere
        umano non è nemmeno un neonato ma qualcuno che è stato pla-

        smato da influenze culturali e sociali. E esploso quasi un litigio.




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