Page 88 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Infatti. Non mi piace Clinton. Non mi è mai piaciuto. Né come
uomo né come presidente. Non mi piace il suo nasone sempre
rosso come il nasone del signor Bronlow nel romanzo di
Dickens, Oliver Twist. Non mi piace il suo sorrisino a presa di
bavero, non mi piace il suo vezzo populista di suonare in
pubblico la tromba, non mi piace la sua sicumera anzi la sua
spavalderia. E non mi piace il modo in cui ha condotto il suo
doppio mandato presidenziale. Per incominciare, la
pesantissima responsabilità che su di lui grava per l'Undici
Settembre. Ma soprattutto non mi piace il comportamento che
come uomo e come presidente tenne nel suo romanzetto con la
cicciona. Quando puntò l'indice contro la macchina da presa e
fissandoci negli occhi disse Io-quella-donna-non-la-conosco, mi
indignai davvero e urlai: «Ma che sei?!?». Se avesse detto
«Signore e signori, la mia cicciona non vi riguarda, questo è un
problema tra Hillary e me» lo avrei applaudito. O meglio: gli
avrei rimproverato l'uso della Stanza Ovale e basta.
La sua vita privata non ci appartiene, e un presidente può essere
un buon presidente anche se tradisce la moglie. Tanti presidenti
sono stati inguaribili donnaioli. In testa a tutti John Kennedy
che Jacqueline la tradiva con qualsiasi sottana incontrasse, e che
anche con Marilyn Monroe si comportò proprio male. La usò
come una call-girl poi la passò al fratello Bob, e la poverina finì
col suicidarsi. Esistono dozzine di libri e migliaia di articoli su
questa brutta faccenda, no? Ma anziché dire quello che avrebbe
dovuto dire, Clinton disse quello che disse. Io non capirò mai
perché, dopo, gli americani lo votarono di nuovo. Comunque la
cosa davvero grave non è questa. E la responsabilità di cui ho
parlato prima. Perdio, Clinton sapeva benissimo chi fosse Bin
Laden. Sapeva benissimo che dietro le stragi di Nairobi e di Dar
es-Salaam c'era Bin Laden. Sapeva benissimo che a non
fermarlo subito si sarebbe giunti alla guerra. E a quel tempo Bin
Laden non si nascondeva nelle caverne. Passava di paese in
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