Page 83 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Contemporaneamente predicare l'accoglienza illimitata quindi
facilitare il loro espansionismo, il loro colonialismo, il loro
razzismo. Un razzismo che nessuno osa definire tale. Se
l'Europa d'oggi è un'Eurabia, se l'avamposto dell'Eurabia è
l'Italia, lo dobbiamo anche a Wojtyla. E alle sue Caritas, alle sue
Comunità di Sant'Egidio, ai suoi prelati, i suoi preti, i suoi frati
Comboniani: novelli giannizzeri con la tonaca e le sciarpe
arcobaleno. E così che si difende il cristianesimo? ! ? Io atea
cristiana rabbrividisco quando il cardinale Touran, ministro
degli Esteri in Vaticano, commenta gli attentati contro quattro
chiese cristiane di Bagdad dicendo: «Ho l'impressione che si
tratti d'un ballon-d'essai, che masse ignoranti e manipolabili
vengano spinte con la propaganda a considerare i cristiani come
alleati d'un Occidente visto come un nemico». E neppure un
accenno ai cristiani che perseguitati, inseguiti dal termine
"porci", fuggono dall'Iraq o dalla Siria o dalla Giordania. (Nelle
due settimane, ben quarantamila). Rabbrividisco quando, col
consenso della Curia, al matrimonio d'una italiana cattolica e
d'un turco mussulmano il parroco d'una cittadina piemontese
autorizza un imam a usar l'altare della sua pieve per leggere il
Corano. Sicché, letto il Corano, da quell'altare l'imam bercia le
sue lodi a Maometto e i suoi «Allah akbar, Allah akbar». Oh, sì:
sia pure inconsapevolmente Wojtyla ha fatto e fa un gran male
all'Occidente. Al cristianesimo, a Gesù Cristo, alla Madonna
che prega con tanto fervore. E non deve stupirsi se il
collaborazionismo dell'Unione Europea emette una Costituzione
dove le nostre radici cristiane vengono ignorate.
Eppure io so che in Wojtyla molte cose le apprezza.
Sì, apprezzo il grosso contributo che ha dato al crollo
dell'Unione Sovietica. Apprezzo la sua ostinazione, una
ostinazione che resiste perfino ai suoi errori. Apprezzo il fatto
che alla sua età anzi nelle sue pessime condizioni di salute
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