Page 92 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Ormai il mondo si evolve alla svelta. Ma oggi come oggi la
realtà è quella, e non ammetterlo è pura demagogia. Ieri ho visto
un documentario dove una donna colta e intelligente, una
architetta di Bagdad, indossava gli abiti imposti dal Corano e
diceva: «I hope so much that we will reach democracy.
Islamic style, of course. Spero tanto che si arrivi alla
democrazia. Stile islamico, beninteso». Stile islamico. Cioè
regolata dai mullah, dagli imam, dalle leggi di Maometto, dal
Dio padrone assoluto.
Illudersi che quelle elezioni possano cambiare le cose è una
scemenza.
Scemenza?!?
Scemenza. Lo dimostrano le folle che nelle strade di Bagdad
esultano a guardare il cadavere straziato, mutilato,
dell'americano in uniforme. «Watahya, evviva, Watahya!». Lo
dimostrano i «guerriglieri» che ogni giorno ammazzano un
ministro o un primo ministro del governo provvisorio e
massacrano le reclute a centinaia. Lo dimostrano i barbari che in
nome di Allah Misericordioso decapitano gli ostaggi, e a
proposito: è riuscita a guardare il video che mostra la
decapitazione di Paul Johnson, l'ingegnere americano rapito il
giugno scorso? Io no. Però me lo sono fatto raccontare da uno
che l'ha visto e... Bè, Johnson è sdraiato su un divano coperto da
un lenzuolo. E piange.
Indossa la tuta rossa che ora mettono agli ostaggi condannati a
morte, ha le braccia legate con una corda, e piange. Piangendo
mugola qualcosa che non si capisce. Forse chiede pietà. Il boia
invece indossa un càmice bianco, da medico o da infermiere. E
poiché è ripreso di spalle cioè in modo da renderlo
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