Page 77 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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stanca, mi sento male. Dovevamo fare un'intervista e invece
stiamo improvvisando un libro.
Infatti. Non se n'era accorta? Si rivolga ai suoi anticorpi,
dunque, e mi consenta di spronarla ancora con qualche
domanda. Questa, ad esempio. Le piace Bush?
Se il bombardamento di insulti e accuse e vituperi e maledizioni
non si abbattesse su Bush come il Diluvio Universale, (un
bombardamento a paragone del quale il crucifige di Berlusconi
sembra una quisquilia), le risponderei con una battuta e basta:
«No. Mi piace sua moglie». Il che è vero, by the way. Sua
moglie mi piace, e parecchio, perché è la sosia di mia madre. Lo
è a tal punto che quando la vedo in Tv faccio sempre uno
scossone ed esclamo: «Che ci fai lì, mamma?!?». Secondo me
Laura Bush è stata clonata con una cellula di mia madre prima
che mia madre morisse. Stesso volto cioè stessa bocca, stesso
naso, stesse guance, stessi occhi, stessi capelli. Stesso corpo
cioè stessa altezza, stesso peso, stessi fianchi, stesse gambe.
Stessa voce, stesso sorriso, stessa risata, stesso modo di
muoversi e di vestire. Nonché stesso amore per la scuola. Laura
Bush è una fiera maestra di scuola.
Mia madre rimpiangeva sempre di non essere una maestra di
scuola e avrebbe voluto che lo diventassi io. Ma quel
bombardamento di insulti e accuse e vituperi me lo impedisce,
me lo proibisce, e su Bush non dirò mai cose che possan servire
a chi lo dipinge come un Anticristo. Non è un'aquila, ne
convengo. In più non è molto simpatico, è antipatichino, e temo
ignorantello. Infatti quando venne eletto presidente mi rallegrai
soltanto perché avere lui alla Casa Bianca ci evitava quella
patata lessa di Al Gore. Ma anche i leader non-leader europei, e
in particolare italiani, non sono aquile.
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