Page 72 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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Opportunità. Peggio. Se per grazia divina gli capita un tipo in
gamba, un tipo che pensa con la propria testa, prima o poi lo
molla o si fa mollare. Un consigliere in gamba ce l'aveva,
infatti. Era Giuliano Ferrara. A me non piace Ferrara. Non
perché è troppo grasso ma perché è cattivo. Viene dal partito
comunista, in lui dorme qualcosa che è ancora bolscevico.
Inoltre non sopporta le vittorie altrui e, sebbene su molte cose la
pensi esattamente come me, su di me ha scritto o lasciato
pubblicare cose ributtanti. False, diffamatorie, ributtanti. Non a
caso l'ho querelato e, se in Italia andasse di moda anche la
giustizia, verrebbe condannato almeno all'ergastolo.
Però nessuno può negare che sia intelligente. Che sia colto, che
la sua mente funzioni in modo egregio, e che di politica se ne
intenda come pochi. Bè: a quanto pare, Berlusconi lo ha
mollato. Anzi, si è lasciato mollare. A quanto pare, non lo
ascoltava e alla fine Ferrara s'è rotto le scatole. Gli ha detto:
«Fai quel che diavolo vuoi».
E del caso Tremonti che ne pensa?
Io non parlo mai delle cose che non capisco. E di economia, di
finanza, non capisco un accidente.
Nemmeno che cosa sono i soldi, le banche, la Borsa, e via
dicendo. O meglio: capisco soltanto che in tutta l'Eurabia
l'economia va male per via del Club Finanziario che ha nome
Unione Europea. Cioè per via del fottutissimo euro che costa
molto più del dollaro sicché un pomodoro lo paghi quanto un
diamante e i prodotti europei vendono meno di quelli americani.
Se due negozi offrono a prezzo diverso l'identica merce, vai da
quello che te la fa pagare meno: o mi sbaglio? Così non posso
sapere se nel governo Berlusconi il professor Tremonti fosse
una specie di Adam Smith, un Einstein dell'Economia, un tipo
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