Page 73 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
P. 73
dinanzi al quale bisogna levarsi dieci volte il cappello. Però so
che il suo licenziamento fatto attraverso la solita lettera di
dimissioni m'ha scandalizzato. Vi ho visto un gesto di debolezza
nei confronti d'una opposizione che pretende di governare, che
gli impedisce di governare anche quando vuole cose da cui il
popolo trarrebbe vantaggio. Come la faccenda delle tasse che
Berlusconi vuole abbassare e che quei parolai non gli lasciano
abbassare. Vi ho visto addirittura un atto di masochismo, in quel
licenziamento. E vorrei tanto che la battuta di Tremonti fosse
vera.
Quale battuta?
«Caro Berlusca, sul piatto d'argento io ci metto la testa. Ma tu
mettici i coglioni».
Niente male. E ora riprendiamo il J'accuse.
Bè, secondo me Berlusconi ha studiato poco. Ha una laurea in
legge, sì, ma la laurea non basta: ho conosciuto più ignoranti
con la laurea che senza la laurea. L'ignoranza è una
caratteristica molto diffusa tra i politici, si sa. Basti pensare a
quelli che fanno gli sfondoni di sintassi: la mia ossessione. Ma
non si può governare da soli ignorando le basi della politica. Per
incominciare, la Storia e la Filosofia. E mi meraviglierei molto
se Berlusconi fosse un esperto di Storia e di Filosofia. Inoltre mi
sembra che del Potere abbia un concetto piuttosto frivolo.
Superficiale. Che per lui il Potere significhi stare su un trono. E
non un trono che si regge sull'autorità morale o intellettuale ma
sull'autorità politica. Si eccita troppo quando si trova accanto a
Bush o a Putin. E perfino quando incontra quelle due nullità che
si chiamano Schròder e Chirac. Il suo eterno sorriso si allarga
fino alle orecchie anzi fino alla nuca, gongola tutto, e per una
volta dimentico della sua presunzione sembra dire: «Guarda con
71