Page 76 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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per fare ciò che Lei e non soltanto Lei gli rimprovera di non
aver fatto. Inoltre Berlusconi è un liberaie. Alla libertà, ne son
certa, ci tiene davvero. Per crederci basta osservare la pazienza
con cui sopporta le ostilità dei canali televisivi che gli
appartengono. Unica eccezione, quello che gli è devoto al punto
di ridicolizzarlo. E l'illiberalismo si combatte male con la
pazienza che la libertà richiede.
Quanto crede che possa durare, Berlusconi?
Boh! Nella immutabile giungla della politica italiana Berlusconi
è una parentesi assai bizzarra. E se questa parentesi si chiuderà
tra un giorno o tra un mese o tra un anno o due anni o sette anni,
io non lo so. Qualcosa di buono, in fondo, lo ha fatto.
Non ha imitato il cinico populismo di Zapatero. In politica
estera ha dimostrato d'aver più coraggio di quanto credessi
quando lo accusai di non aver palle e gli buttai in faccia
l'esempio di mia madre che fa a pezzi l'uomo dal quale s'è
sentita dire Signora, domattina-alle-6-fucileremo-suo-marito.
Ha anche frenato un po' le orde dell'avanzata islamica, ripeto. E
dulcis in fundo: la libertà ce l'ha mantenuta. Però so che i
Maramaldi in grado d'ucciderlo non sono i suoi sgangherati
avversari.
Sono i suoi insinceri alleati. Gli omìni che in piazza
Montecitorio vanno a spasso con l'opposizione. Che per un
pugno di voti si sono montati la testa e lo pugnalano coi ricatti.
Che per non tradirlo esigono nuove poltrone ministeriali. Lo
uccideranno loro, sì. O lo manderanno a Sant'Elena. Poi
celebreranno un Congresso di Vienna in sostanza simile a
quello con cui nel 1815 Metternich effettuò la Restaurazione, e
cadremo tutti dalla padella nella brace. Ma ora basta. Sono
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