Page 71 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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analizzato bene ciò che faceva, ciò che diceva, e ogni volta sono
arrivata alla medesima conclusione: quell'uomo è troppo
presuntuoso. Più presuntuoso dei comunisti che sono i
presuntuosi più presuntuosi della Terra. Anche i suoi errori di
gusto derivano dalla sua presunzione. Pensi a quello che
commise l'anno scorso, quando invece di recarsi in Iraq a
ringraziare i nostri militari si assentò per fare il lifting. Mi
caddero proprio le braccia. Con sgomento esclamai: «Porca
miseria, ci sono andati tutti in Iraq! Perfino quel babbeo di
Carlo d'Inghilterra. Lui non c'è ancora andato e ora perde tempo
a lisciarsi le rughe come Gloria Swanson nel Viale del
Tramonto». Poi conclusi: perbacco, lo zio Bruno aveva proprio
ragione quando parlava di intelligenti-cretini anzi di cretini-
intelligenti! E va da sé che, rispetto allo sbaglio principale,
quell'errore di gusto fu un'inezia. Una quisquilia.
Quale sarebbe, secondo Lei, lo sbaglio principale?
Il fatto che, ritenendosi un genio in grado di risolvere tutto da
solo, si circondi quasi sempre di persone che non valgono un
fico. Di mediocri, di yesmen, cioè di tipi che gli dicon sempre
sì. Tanto-cisono-io, ci-penso-io, pensa lui. Anche Napoleone era
un presuntuoso. Era il dio, il simbolo, dei presuntuosi. Eppure si
sceglieva sempre il meglio del meglio. I migliori generali, i
migliori diplomatici, i migliori giuristi, i migliori scienziati, i
migliori architetti, i migliori artisti, i migliori consiglieri. Anche
se gli erano odiosi come Talleyrand. («Monsieur Talleyrand,
vous étes une merde dans un bas de soie.
Lei è una merda dentro una calza di seta» diceva a Talleyrand).
Berlusconi, no. E, se ne licenzia uno, si mette senza esitare al
suo posto. Diventa ministro degli Esteri, dell'Ambiente,
dell'Economia, del Tesoro, dell'Istruzione, dello Sport, della
Giustizia, della Sanità, degli Affari Sociali, delle Pari
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