Page 122 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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preda alla meraviglia. Tutti si inginocchiarono ai suoi piedi e
                dissero: "Chi potrà mai combattere contro di lui?". Poi gli

                ubbidirono e gli consentirono di pronunciare frasi arroganti,
                offendere Dio, maledire il suo nome. Gli consentirono di

                profanare il tempio e insultare coloro che sono in Cielo. Gli
                consentirono di far guerra a coloro che appartengono al

                Signore e vincerli. Gli dettero potere su ogni razza, popolo,

                ogni lingua, ogni nazione... E poiché ai piedi del Mostro si
                inginocchieranno gli abitanti della Terra che non hanno il

                proprio nome scritto nel Libro della Vita, il libro rivelatoci
                dall'Agnello sgozzato, se sei in grado d'ascoltare ascolta.



                Chi deve andare in prigione andrà certamente in prigione. Chi
                deve essere ucciso di spada sarà certamente ucciso di spada.

                Ma è qui che si vedrà la fermezza e la fede di chi appartiene al
                Signore». Bè, abbiamo molte cose da aggiungere all'intervista

                che la scorsa estate concludemmo col discorso sulla Morte che
                non dovrebbe esistere ma esiste perché se non esistesse la

                Morte non esisterebbe la Vita. E per riaprirlo ho scelto questo

                brano dell'Apocalisse.


                Lo conosco. Lo rilessi quando i seguaci del Mostro trucidarono

                i centocinquanta bambini di Beslan.



                Quei bambini che scalzi e seminudi scappavano dalla scuola
                come fringuelli che volano via da un albero sul quale sono
                piombati gli avvoltoi. Lo rilessi anche quando i giornali

                pubblicarono la tremenda fotografia dell'uomo che stravolto

                corre tenendo sulle braccia un minuscolo corpo ignudo, un
                cadaverino così martoriato che il sangue sgorga ancora dalle

                ferite e sgorgando inzuppa perfino i capelli biondi d'un biondo
                giallo limone. Lo rilessi perché fra i trentasei avvoltoi del

                commando c'erano due donne. Due di quelle che per vendicare
                il marito morto o per lavare l'onta del ripudio inflitto dal marito




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