Page 112 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
P. 112

uscire dall'anonimato. Voglio diventare famoso, famosa, voglio
                avere successo» dicono, già a quindici o sedici anni, i figli di

                quei genitori. E nessuno che replichi: «Successo in che cosa,
                imbecille?



                Facendo che cosa? Mostrando l'ombelico negli inutili concorsi

                delle inutili veline? Gracchiando offensive nenie che accusano
                la Fallaci di amare la guerra? Rifiutando di pagare il biglietto

                sul treno, scrivendo bestialità sui muri, vuotando i negozi in
                nome dell'esproprio proletario, razza di delinquente? E così che

                sogni d'uscire dall'anonimato, d'avere successo, coglione? E poi
                perché dovresti uscire dall'anonimato, avere successo, tu che

                non sai fare nulla e non vali nulla? Il successo bisogna
                meritarselo, caro mio. Bisogna guadagnarselo col lavoro e lo

                studio e la fatica e il merito, cretino, cretina!».



                Oh, sì. La colpa è di chi li tira su. Ma a pensarci bene è anche
                della gente come noi, come me.



                Come noi, come Lei?!?



                Come noi, come me. Perché fino a una quindicina di anni fa io
                ho cercato, sì, di trasmettere le verità che incontravo sulla mia
                strada. Dia un'occhiata ai miei scritti e vedrà che in ciascuno di

                essi mi rivolgo in maniera diretta o indiretta ai giovani.



                Raccontando la guerra che i figli di puttana e di puttano
                m'accusano d'amare, ad esempio. Predicando la libertà da usare

                con disciplina, autodisciplina, non come fanno loro quando
                scambiano la libertà con la licenza. Parlando dei doveri che

                devono accompagnare i diritti, della dignità e dell'onore a cui
                oggi nessuno si riferisce più. L'ho fatto anche quando mi sentivo

                fraintesa, l'ho fatto anche quando mi sentivo non ascoltata. Ma a

                un certo punto, stanca di predicare a vuoto, ho detto basta.




                                                          110
   107   108   109   110   111   112   113   114   115   116   117