Page 108 - Oriana Fallaci - Intervista con se stessa. L'Apocalisse.
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biglietto l'hanno regolarmente pagato, il treno si ferma in aperta
campagna. Qui rimane per una notte cioè fino a quando un
assessore verde, un assessore allo Sport, lo fa rimettere in moto
garantendo che la spesa verrà sostenuta dal municipio di
Venezia. (E qualcuno dovrebbe spiegarmi perché un municipio
debba spendere i soldi dei cittadini per rimborsare gli
squadrismi dei neosquadristi). Sennò i verdi aizzati dal
petulantissimo bisessuale e dai suoi mastini si uniscono a loro e
con loro alzano cartelli con la scritta «Italia uguale
Guantanamo». Infatti non capisci mai chi siano, che cosa
vogliano, questi verdi più rossi dei rossi.
Questi parassiti della politica, queste sanguisughe che in tutta
l'Europa prendono in giro l'elettorato cianciando di ecologia,
ciarlando sui buchi dell'ozono, posando a San Franceschi che
vogliono bene agli uccellini e ai caprini e ai cetacei e agli
elefanti.
Davvero difender l'ambiente, impedire la caccia nei parchi,
salvare gli stambecchi e i fringuelli, convincere il Brasile a
votar contro la cattura delle balene, oppure gestire il prossimo
Comintern del nazifascismo anzi del nazi-islamismo?
Lei che ne pensa?
Penso che delle balene non gliene importi un fico secco. Degli
uccellini e dei caprini, nemmeno. Penso che coi fringuelli e gli
stambecchi ci facciano delle gran mangiate in rosticceria, che
con le zanne degli elefanti ammazzati producano collanine pei
travestiti, e che dell'ozono non sappiano nemmeno se sia un
veleno o una medicina. Penso che della parola Ecologia si
servano come i comunisti si servono della parola Popolo, e che
quindi siano persone molto pericolose. Persone senza ideali e
senza idee, gusci vuoti che stanno con la Sinistra e fanno
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