Page 90 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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l'affanno di pensare: aiuto, ora pretendono da me il triplo salto
                mortale. Non è presunzione se ti dico che l'unica inquietudine

                può  venirmi  dal  timore  che  il  film  sia  equivocato:  non  certo
                dall'idea  che  la  gente  si  aspetti  da  me  più  di  quanto  io  possa

                dare. Perché dovrei preoccuparmi di non deludere quei tipi che
                mi guardano come una soubrette che ogni volta deve salire un

                gradino più alto ed esibire altre piume?



                Signor Fellini, guardiamoci negli occhi: per uno cui non importa
                un bel niente lei ha fatto abbastanza rumore.



                Tutto  quel  mistero  sulla  trama  perché  la  gente  morisse  di

                curiosità,  quel  fare  a  nascondino  coi  giornalisti,  quel  tacere
                perfino  agli  attori  la  parte  che  stavano  recitando,  insomma
                quella segretezza che era diventata come gli occhiali di Greta

                Garbo...



                Ah  sì?  Ognuno  paga  lo  scotto  dell'ambiente  in  cui  vive:  è  il
                cinematografo che traduce tutto in forme volgari.



                Tesorino  mio:  sono  abbastanza  abile  da  inventare  storie  e  se

                avessi voluto ricorrere ad accorgimenti pubblicitari... Se non ne
                parlavo era perché non sapevo che dirne: nemmeno oggi so cosa
                dirne. Non è un film di cui si possa raccontare la trama. Quando

                mi chiedono la trama io mi stringo nelle spalle e rispondo ecco,

                fai conto che una sera incontri un amico in vena di confidenze e
                questo  amico  ti  narra  sgangheratamente,  disordinatamente,

                quello che fa, quello che sogna, i suoi ricordi d'infanzia, i suoi
                disordini  sentimentali,  le  sue  incertezze  professionali,  e  tu  lo

                stai  a  sentire,  e  alla  fine  hai  ascoltato  una  creatura  umana,  e
                forse  viene  voglia  anche  a  te  di  cominciare  a  raccontare

                qualcosa...



                Capito? È una chiacchierata confusa, caotica, una confessione




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