Page 87 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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scendevo  e  due  americani  dell'Oklahoma,  quattro  francesi  di
                Nìmes,  due  industriali  lombardi  di  Concimi  Chimici  e  Affini.

                Fellini giunse a mezzogiorno col mio benvenuto rilasciato a un
                amico:  che  andasse  all'inferno,  e  ci  restasse.  Ammesso  che

                anche all'inferno non fosse sgradito.



                Italiani e cinesi, norvegesi e cileni, messicani e francesi, indiani
                e groenlandesi, popoli tutti della terra, ricordate. Non si manda

                all'inferno Federico Fellini sennò Federico Fellini si arrabbia, si
                arrabbia  come  una  bestia  e  vi  telefona  insultando  il  babbo,  la

                mamma, la zia, la nonna, i cognati, i nipoti, i cugini, e vi ricorda
                che lui è un grande regista, un artista, un grandissimo artista, e

                in  virtù  di  questo  può  mancare  a  tutti  gli  appuntamenti  che
                vuole, perdere tutti gli aerei che vuole, anzi gli aerei farebbero

                bene ad aspettarlo perché Federico Fellini si aspetta, ciascuno di
                noi  è  nato  per  aspettare  Federico  Fellini  eccetera  eccetera,

                amen. Ero al giornale quando telefonò e gridava tanto che tutti
                lo udirono mentre mi ricordava che Federico Fellini è un grande

                regista, un artista, un grandissimo artista, tirando fuori una voce

                che avrebbe fatto morir di spavento il gangster che aveva fatto
                morir lui di spavento, insultandomi a morte mentre immaginavo

                il  suo  piglio  mussolinesco,  la  sua  saliva  che  copriva  come
                rugiada il telefono, il suo faccione sudato d'ira ed orrore per la

                blasfemia  che  avevo  osato  commettere.  Tentai  di  girare  con
                garbo  gli  insulti,  di  spiegargli  quel  che  pensavo  in  quel

                momento  di  lui.  Non  mi  udì,  non  mi  udiva.  E  mentre  tutti
                ridevano  commentandone  gli  urli,  dolcemente  deposi  il

                ricevitore.


                Cominciò allora una crisi: giacché non è cattivo, lo giuro. Gli è

                andata  male  ad  andar  cosi  bene,  ecco  tutto:  nemmeno

                sant'Antonio  resisterebbe  alla  sciagura  di  tanta  fortuna,  e  ciò
                sveglia la violenza emiliana che cova sotto quell'aria di pacifico

                gatto.  Però  dopo  gli  dispiace  moltissimo,  fino  alle  lacrime,  è



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