Page 89 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Federico Fellini, Il mistero di Fellini... Nemmeno su Giuseppe
Verdi s'è scritto tanto. Eh, sì: a pensarci bene lei è il Giuseppe
Verdi dell'Italia d'oggi. Vi assomigliate perfino: nel cappello.
No, la prego: perché nasconde il cappello? Giuseppe Verdi lo
portava proprio così: nero, a tese larghe...
FEDERICO FELLINI: Disgraziata. Screanzata. Ballista.
Maleducata.
Perché? Anche Verdi era bravo, sa? Per la prima delle sue opere
accadeva esattamente quello che accade per le prime dei suoi
film, lo credo che solo per La Traviata gli italiani abbiano fatto
il fracasso che hanno fatto per il suo Otto e mezzo: con le
poltrone prenotate da mesi, le signore con l'abito nuovo, i critici
che intrecciano corone di alloro...
Già. Come se Lo sceicco bianco non fosse stato un insuccesso
clamoroso, e Il bidone non fosse stato accolto con freddezza
glaciale, e La strada non avesse ricevuto sghignazzate e
insolenze. E La dolce vita... Cosa credi, ragazzì, che abbia avuto
solo lusinghe ed elogi?
Oddio! A Milano volò uno sputacchio. A Roma venne la Celere.
Ma anche a Verdi gettavano ogni tanto verdura e uova fresche.
Signor Fellini! Non sarà mica preoccupato? Mi scusi, sa: ma a
vederlo così placidamente disteso sul letto, con la sua aria da
gatto soriano, mi sembrava tanto tranquillo...
Son tranquillissimo. Dopotutto ho fatto quel che avevo in testa
di fare: riesco a non preoccuparmi troppo che il film possa
piacere o no. L'attesa non mi lascia indifferente, è ovvio. Ma
non mi emoziona nel senso che puoi credere tu: l'ansia e la
trepidazione che provo sono le stesse di quando feci il primo
film. Voglio dire che i successi precedenti non mi danno
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