Page 88 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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capace  di  chiamar  cento  persone  per  dirvi  che  il  suo  cuore  è
                straziato, che vi vuol bene come a Giulietta, che vi ha sempre

                voluto  un  gran  bene,  che  ve  ne  vorrà  finché  resta  al  mondo
                eccetera  eccetera,  amen.  Finché,  come  un  ipnotizzato  o  un

                sonnambulo, vi trovate a salire sulla Cadillac che vi ha inviato
                per andare da lui, a percorrer la strada pensando che la colpa è

                vostra e non sua, a entrare in ascensore dicendovi come farà a

                perdonarmi, infine ad aprire la porta della sua stanza d'albergo
                col  volto  di  Giuda  che  ha  venduto  Gesù.  Qui  trovarlo  disteso

                come Ibn Saud sopra un letto, beato, Tonfante, che dice con la
                sua      vocetta       melliflua        «Tesorino,         amorino,         Orianina,

                bambina...»,  poi  essere  stretti  in  un  abbraccio  sinistro  e
                ascoltarlo durante una ancor più sinistra serata. L'intervista che

                segue  Fellini  volle  rileggerla  e  la  rilesse  tre  volte:  ogni  volta
                apportando alle sue risposte correzioni diverse, opinioni nuove,

                pentimenti  improvvisi.  È  l'intervista  meno  genuina  di  tutta  la
                serie,  non  una  frase  di  essa  è  stata  scritta  senza  pensarci  e

                ripensarci.  Il  Codice  napoleonico  e  la  Costituzione  americana
                costarono certo meno fatica di questo documento prezioso.



                Io gli volevo bene davvero a Federico Fellini. Dopo quel tragico

                incontro gliene voglio assai meno, ho anche smesso di dargli del
                tu.  Lui  può  anche  negarlo.  Ma,  come  dice  Jeanne  Moreau  un

                po'"più in là, egli è un tale bugiardo che la menzogna diventa
                alla sua buona fede verità sacrosanta.



                ORIANA  FALLACI:  Allora  facciamoci  coraggio,  signor
                Fellini, e parliamo di Federico Fellini: tanto per cambiare. Le

                costa fatica, lo so: lei è così schivo, così segreto, così modesto.
                Ma parlarne è nostro dovere: anche di fronte al paese. Ancora

                un  poco  e  la  storia  della  sua  vita,  il  significato  della  sua  arte

                diventeranno  materia  di  insegnamento  in  tutte  le  scuole  della
                Repubblica:  come  la  matematica,  la  geografia,  la  religione.  I

                libri  di  testo,  non  esistono  già?  Federico  Fellini,  Storia  di



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