Page 54 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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troviamo dinanzi sul ring: io vestito da judo, elegante, coi piedi
                scalzi  ma  appena  rivisti  da  una  pedicure,  e  lui  mezzo  nudo,

                volgare, con le scarpe alte. Intorno, venticinquemila persone a
                guardare. Una paura, querida !



                Ronfava come un pazzo, che poi non sta nemmen bene, e aveva

                polsi più grossi delle mie gambe: infatti, scusi se tolgo la scarpa,
                noti  qui  che  m'ha  fatto.  Mi  ha  rotto  il  mignolo,  mi  fa  ancora

                male.


                D'un tratto si lanciò sul mio bel mignolino, lo piegò, lo distorse,

                e ci dette sopra tre colpi. Io cominciai a lamentarmi col piede in

                mano, poi mi arrabbiai e gli ruppi la bocca. Ho una gran forza,
                sa,  nelle  mani.  Tutte  le  mattine  mi  esercito  le  mani  con  le
                mollette  per  tendere  i  panni.  Quanto  a  Karadajan,  ora  siamo

                amiconi. Il giorno di Natale, col piede ingessato, andai a fargli

                gli auguri.


                Non  si  può  negare  che  lei  sia  un  signore,  don  Jaime,  ed  un

                prode.



                Guardi, querida, coraggioso non sono. Semplicemente, mi piace
                il rischio e me ne frego di morire.



                Se uno mi dice non uscire per strada, ci sono dieci cani rabbiosi,
                io esco subito. Tanto che può succedermi? D'essere morso. Se

                mi mordono vado all'ospedale e prima di morire arrabbiato mi
                butto dalla finestra. Forse è orribile non avere paura della morte

                ma io non ne avevo neanche nella Legione straniera. Lo sa, no?,
                che sono stato due anni e mezzo nella Legione straniera ed ho

                anche combattuto: a Sidi Bel Abbes e a Saigon. Ho imparato lì
                ad essere dritto. L'importante al mondo è essere dritti e non aver

                paura di nulla. Io ho paura soltanto delle umiliazioni: per quelle,

                posso uccidere un uomo. Trova che ho torto, querida?




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