Page 308 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Sì, adoro i gioielli: ma per tenerli in mano più che per tenerli
addosso. Ah, la sensazione che ti da un brillante quando lo tieni
in mano! Sembra che ti buchi la pelle, che bruci, che respiri.
Come avere in mano un pezzo di luna.
... poi disse: «Io, quando prego, mi faccio tanta pietà». Lei prega
davvero, signora Magnani? Senta, signora Magnani, le rivolgo
una domanda che pongo spesso in queste interviste: lei è
religiosa?
Procediamo con ordine. Pietà non me ne faccio mai: detesto la
pietà, soprattutto verso sé stessi.
Quella frase è di un'altra o se l'è inventata. Pregare, prego:
eccome. Religiosa... sì, credo di sì.
Senz'altro sì. Oddio: ci deve pur essere qualcosa più grande di
me: un Dio buono che mi aiuta. Poi, sa: Iddio è la coscienza e io
sono talmente in pace con la mia coscienza. Di errori ne ho fatti
parecchi, di cattive azioni mai. Non dimentico i torti subiti,
spesso non li perdono, ma non mi vendico: la vendetta è volgare
come il rancore. Questo mi da una tal forza da leoni. Una forza
che non mi fa aver paura di nulla.
Di qualcosa avrà pur paura anche lei, signora Magnani. Di
invecchiare, ad esempio. Non ha paura di invecchiare?
No, a condizione che non mi invecchi il cervello. Le grinze in
faccia, sa, son sopportabili.
Soprattutto se si è goduto abbastanza quando non c'erano. Ma le
grinze al cervello, che orrore!
Di morire, allora. Non ha paura, lei, di morire?
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