Page 304 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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non sopporto nemmeno gli intellettuali. Gli intellettuali son così
raramente intelligenti. Molto spesso, l'intellettuale è una cosa,
l'intelligente un'altra». Ma allora: perché sta sempre in mezzo
agli intellettuali? E Tennessee Williams, il suo grande amico,
dove lo mettiamo?
Tennessee è un bambino con una purezza da bambino ed una
bontà sovrumana: un uomo intelligente prima d'essere un
intellettuale. Quando sto con lui, mica parlo di cose intellettuali:
parlo di cose normali, dei fatti nostri. Con gli intellettuali invece
si parla sempre delle medesime cose: sono dei gran
rompiscatole e mai generosi, mai propensi a perdonare, a capire,
a imparare dagli altri. Li ho frequentati, li frequento, è vero. Ma
questo fa, anzi faceva parte del mio programma sbagliato di non
vivere troppo isolata, di non fare il mostro sacro, di non avere
cattivo carattere.
Orià ! È tutta la vita che mi tormentano con la storia che sono
superba, arrogante, villana, sboccata: insomma che ho cattivo
carattere.
E «Anna questo non si dice», e «Anna questo non si fa»: dagli
oggi, dagli domani, ho finito per crederci e tentar quello stupido
tradimento di sé stessi che chiamano correggersi. Mi dica: ma
ho davvero cattivo carattere?
Io direi che ha carattere. Tutta la gente di carattere ha cattivo
carattere. La gente sbaglia sempre il rispetto di sé stessi e l'amor
di giustizia per cattivo carattere. Si faccia pestare i piedi,
subisca mortificazioni alla sua dignità, lasci gridare viva il duce,
e diranno che ha buon carattere.
Allora non ce l'ho. Per esempio: consideri la supposta ostilità
con Marlon Brando quando girammo Felle di serpente. Marlon
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