Page 306 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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sono voglio che si dica «la Magnani ha cattivo carattere».


                Si dice, si dice. Anche se a volte io le ho visto fare la duchessa

                come la più insopportabile delle duchesse, si dice.



                Lo  facevo  per  divertirmi,  per  provare  a  me  stessa  che  potevo
                recitare la parte della buona: ma che ci ho guadagnato? Brutti

                film, film sbagliati. Cominciai con Castellani a fare la buona: e
                il  risultato  fu  Nella  città  l'inferno.  Continuai  con  Monicelli  a

                fare  la  buona:  e  il  risultato  fu  Risate  di  gioia.  Ed  anche  con
                Pasolini ho fatto la buona e il risultato è stato Mamma Roma, un

                film anche commercialmente sbagliato. E su chi cade la colpa di

                simili sbagli? Su me. Nessuno ha mai dato la colpa a Marlon
                Brando se il suo film Desirée era un obbrobrio. Ma tutti danno
                la colpa alla Magnani se quei film son falliti. In Italia c'è uno

                strano  sistema:  quando  il  film  viene  male  ne  va  di  mezzo

                l'attrice.  Si  dimentica  pure  che  io  non  sono  un'attrice  di
                mestiere,  che  riesco  a  combinare  qualcosa  solo  quando  son

                libera di far quel che voglio come uno scrittore quando scrive o
                un pittore quando dipinge, che non posso obbedire alla tecnica,

                devo inventare. E poi mi hanno rotto le scatole con questi eterni
                ruoli di popolana isterica e rumorosa.



                Potrebbe rifiutarli. Potrebbe far del teatro. Ho sempre pensato

                che lei sarebbe una splendida Lady Macbeth o una straordinaria
                Margherita Gautier. Invece tutte le volte che le capita di tornare
                al teatro si ritira come una lumaca nel guscio. Si direbbe che ha

                paura.



                Paura l'avrà lei. E lumaca sarà lei: cara la mia ragazza. Se non
                faccio il teatro è perché il teatro si prende tutta la vita, e la vita

                per me è mio figlio e mio figlio mi preme più del teatro. Sono
                stata fin troppo tempo lontano da lui, per allontanarmi ancora.

                Non  dimentichi  che  da  diciotto  anni  io  sono  l'uomo  della




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