Page 307 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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famiglia  e,  se  io  me  ne  vado,  chi  ci  pensa  a  questa  famiglia?
                Quelle signore con il marito (e non glielo invidio, mi creda. Ih!

                Un marito! Che peso, che noia) possono dedicarsi anche all'arte.
                Ma io!, cosa vuoi ladymacbethare! Prenda l'esempio di Madre

                Coraggio  che  dovevo  fare  a  Broadway.  Un  anno  e  mezzo  mi
                avevano chiesto, e lei sa cos'è Broadway. Bene: me ne andavo

                per  un  anno  e  mezzo  lasciando  mio  figlio  che  studia,  e  ha

                bisogno di me? Mi portavo mio figlio a New York logorandomi
                tutti i giorni e le notti a pensare "dove sarà, cosa farà?". Non lo

                so, non lo so. Ci sono donne che riescono a conciliare le due
                cose, famiglia e carriera, io non ci riesco. Faccia un figlio e poi

                veda se va in giro per il mondo quando le pare. I figli son come
                i  cuccioli:  vanno  tenuti  vicini,  curati,  se  si  vuole  che  si

                affezionino. E se ci si riesce, senta: mio figlio ha un bel grugno,
                è  sensibile,  è  buono,  è  intelligente...  Vale  tutte  le  carriere  del

                mondo. Badi, però, che se mi fa fare la figura tutto zucchero e
                miele della mamma col cuore grande cosi, io la strozzo.



                Non mi strozzerà. Non c'è zucchero, in lei, non c'è miele, e non

                sono affatto convinta che il suo cuore sia grande- così. Nel suo
                universo c'è posto per così poche persone, oltre alla Magnani e a

                suo figlio.


                Ah, sì?!? Ma senti questa pulce! Cosa crede che sia, allora? Un

                robot col cuore di plastica?


                Nemmeno per sogno. È... è Anna Magnani. E Anna Magnani è

                ciò che mi disse lei stessa, a Venezia, sei mesi fa.



                Stava  tutta  raggomitolata  sul  letto,  ricordo,  spettinata  come  la
                Medusa di Benvenuto Cellini, accarezzava uno dei suoi gioielli,

                e mormorava: «La Magnani è un essere che non sopporto, che
                non  mi  piace.  Vero  è  simpatica,  mi  fa  tenerezza».  Voi  disse:

                «Io, quando prego...».




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