Page 300 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Oddio! Non vorremo mica parlar dell'amore?
Chi oserebbe, signora Magnani? La pelle mi è cara e accanto a
lei non la sento mai molto al sicuro: so benissimo che poche
attrici sono use a difendere con altrettanta violenza la propria
vita sentimentale e privata.
Del resto, non è lei che pronunciò tempo addietro la frase:
«L'amore è una cosa che mi disturba tanto. L'amore è un girare
a vuoto e alla fine non ti resta nulla in mano»?
Quello l'avrò detto in un momento di depressione: l'amore in sé,
finché dura, non mi disturba affatto. Da coraggio, da sicurezza,
fa trascurare le cose senza importanza. Io ci credo. È al grande
amore che non ho mai creduto. Mi citi l'esempio di un grande
amore, uno vero, con nomi, cognomi, indirizzi, non uno della
leggenda, e ci crederò. Vede? Sta zitta. I grandi amori, cara mia,
non esistono: son fantasie da bugiardi. Esistono solo piccoli
amori che durano un periodo di tempo più o meno breve. Per
questo, tutte le volte che io ho amato un uomo, non me la sono
mai presa troppo.
L'ho amato, son stata gelosa perfin delle mosche, ma sapendo
che doveva finire. E quando finisce...
si piagne un po', ma poi se ne esce. Passan due mesi, tre mesi, lo
ritrovi per strada, e ti sembra impossibile aver sprecato il sonno
e le lacrime dietro di lui. Puf.
È strano, signora Magnani: lei ha un carattere così virile, dice
sempre di stimare più gli uomini che le donne, «perché io
accetti una donna bisogna che essa abbia una dignità e un
carattere quasi maschile», e poi parla come se avesse degli
uomini una considerazione minuscola.
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