Page 27 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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accetta questa parte perché ti serve; e lei che è inesperta dice sì,
sì, sì: e sbaglia per colpa degli altri. Invecchiando io ho
conquistato la libertà di sbagliare con la mia testa e non con la
testa degli altri.
Lei usa spesso la parola sbagliare. L'avrà usata almeno cinque o
sei volte negli ultimi minuti quasi fosse ossessionata dall'idea di
sbagliare, quasi la affliggesse il complesso di aver molto
sbagliato.
Ha molto sbagliato?
No, no. E poi io non rimpiango gli sbagli, l'ho detto tante volte:
se tornassi indietro rifarei ciò che ho fatto.
Rimpiango solo la paura, so che ho avuto molta paura nella vita,
che ho troppo ceduto alle pressioni degli altri.
Lei è troppo severa con sé stessa. Secondo me, lei è invece una
donna molto coraggiosa, il tipico esempio di donna coraggiosa.
Infatti, per quel che ne so, ha sempre fatto ciò che voleva:
sfidando anatemi e insulti. Ha amato chi sentiva di amare, ha
sposato chi desiderava sposare, s'è messa contro l'America...
Mah ! Per lei è stato coraggio, per me è stata paura. Forse
invecchiando sono diventata più coraggiosa: ma io parlo degli
anni in cui lei non mi conosceva, molti anni fa, quando
incominciavo a essere la Bergman. Allora avevo tanta paura.
Per arrivare ho percorso una strada piena di tanta pena: tanta,
tanta pena. Il lato esteriore della mia professione...
Cosa pensa del lato esteriore della sua professione? Del fatto, a
esempio, che io sia qui, con un magnetofono davanti, a
registrare tutto quello che dice? O del fatto d'essere guardata per
strada, giudicata dalla folla, criticata sui giornali? Io penso che
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