Page 31 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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La fortuna è, come tutte le cose, un punto di vista: un modo di
contentarsi. A volte la si ha, o si crede di averla, in certe cose; e
in altre no. Pensa di averla avuta anche con gli uomini che le è
capitato di incontrare? I mariti?...
Ah, ah! So benissimo a cosa pensa lei... E sa che le dico? Le
dico sì, è stata anche quella una buona fortuna. Mi è servito
anche quello a diventare più ricca.
Ma lo sa che è generosa? Straordinariamente generosa...
È possibile... Anche Lars lo dice. Un giorno qualcuno chiese a
Lars quale fosse la mia qualità dominante e Lars rispose: la
generosità. Mon Dieu... ora cosa sta per farmi dire?
Veramente, stavo chiedendo una cosa a me stessa. Stavo
chiedendomi se lei è religiosa. Una simile generosità, o
filosofia, o saggezza in una donna vulnerabile come lei
dovrebbe nascere dalla religione. È così?
Uhm. Non che sia contraria alla religione: affatto. Trovo che
tutte le religioni sono buone se insegnano ad essere bravi, a non
far del male agli altri, a non farne a sé stessi, a non rubare, a non
ammazzare... Sì, sì, tutte le religioni sono buone. Io sono
religiosa così, come la maggior parte degli uomini e delle
donne. Ma non particolarmente... Le religioni...
No, no. Io parlavo di fede. Volevo dire: lei crede in Dio?
Comunque, cambiamo discorso. Non vorrei che si arrabbiasse
con me come con quel giornalista che le chiese se aveva la pace
dello spirito. Un giornalista americano, mi pare. Dice che lei
cominciò a brontolare: «Lei ce l'ha la pace dello spirito? Eh?
Lei ce l'ha?».
Ma sì: cos'è la pace dello spirito? Lei lo sa? No? Nemmeno io.
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