Page 36 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Forse faccio male a dire sempre di no. Io non credo di avere
talento, ma quando mi accorgo che neppure gli altri ne
hanno...». Pia lavora all'Unesco: una specie di segretaria. Sta
imparando il francese. Però si interessa molto al teatro, alla
produzione. Viene sempre in teatro, con Lars. Lei e Lars vanno
molto d'accordo. Lars...
Mi sono chiesta spesso quale posto definitivo abbia Lars
Schmidt nella sua vita. Naturalmente è impossibile ed anche
abusivo entrare nel cuore degli altri, però... Ecco, penso che
Lars sia importante per lei proprio perché è un uomo della sua
terra. In fondo ci si trova sempre meglio con la gente della
nostra terra. L'intesa è più probabile.
Io non credo, invece, che sposare un uomo della propria terra
sia condizione di felicità. Mamma mia! Pensi a quanti
matrimoni felici tra gente di paesi diversi. Il mio è un caso
speciale. In Lars ho trovato una persona che ha fatto le mie
stesse esperienze, che ha vissuto negli stessi paesi, a lungo
anche in America, per esempio. Lars viaggia molto; come me,
ma la sua gioventù l'ha passata in Svezia, come me. Le sue
radici sono in Svezia e così ho scoperto in lui tante piccole cose
che sono le mie cose: scherzi, sfumature, ricordi impalpabili,
cose di bambini che non posso trovare in altri.
Ma sì, forse ha ragione lei: Lars è la mia terra.
Ha un'aria felice quando parla di lui: proprio come anni fa,
quando la intervistai in questo ufficio, ricorda? Le brillavano gli
occhi come non avevo mai visto brillare gli occhi. E così mesi
prima, quando venni a Londra e le chiesi se lo avrebbe sposato.
Diceva no, no, no comment. Capii che lo avrebbe sposato
perché rideva. Rideva troppo.
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