Page 35 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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E lei ha ceduto. Continuo a pensare che lei sia generosa.


                Odio le lotte, le odio. Quando poi ci sono in mezzo i bambini

                che  soffrono...  E  così  dico  meglio  così.  Dico  pace,  pazienza,

                andiamo avanti così...


                Però stavano volentieri con lei.



                Certo. Ma stanno bene anche dove stanno: a Roma. Così hanno

                la pace. Ah! Ah! La pace dello spirito...


                E  Jenny?  Vive  con  lei  e  Lars  a  Parigi,  vero?  Mi  parli  di  lei.

                Dalle  fotografie  mi  pare  che  le  assomigli  in  modo
                impressionante:  gli  stessi  occhi,  la  stessa  bocca,  le  stesse

                guance,  lo  stesso  corpo.  Perfino  le  mani  e  il  modo  di
                camminare, sono uguali...



                Non Jenny: Pia. Pia ha ripreso il suo nome, quello con cui fu

                battezzata. Tornando da me disse:


                «Voglio  che  tutto  tra  noi  ricominci  come  prima».  Pia  mi

                assomiglia anche nel temperamento.


                Abbiamo le stesse idee, gli stessi sentimenti, gli stessi gusti. Ciò

                è  curioso  pensando  che  Pia  non  è  vissuta  in  Svezia,  ma  in
                America, è così americana, ed è cresciuta lontano da me. È stato

                consolante  ritrovarci  anche  interiormente.  Ci  intendiamo  alla

                perfezione,  io  e  Pia.  Del  resto  è  una  donna  adulta,  ormai.  Ha
                ventiquattro anni.



                Ho sentito dire che voleva fare l'attrice.



                Non  è  vero.  Glielo  hanno  chiesto,  questo  sì.  Tante  volte.  Ma
                tante, tante. Un giorno mi disse: «Sai, mamma.






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