Page 34 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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conoscenti. Gli amici sono quelli che ti conoscono da anni, che
ti vogliono bene da anni. I miei amici sono quelli della mia
giovinezza. Per questo, oggi, non posso farmi più amici.
Lei è una persona imprevedibile: nello stesso momento in cui si
crede d'averla capita, ecco che oppone qualcosa di diverso o di
nuovo. I suoi figli le assomigliano?
No, non credo. Forse Robertino... così calmo, frenato da una
certa timidezza, con idee chiarissime però, svelto a capire la
gente... Pensi: ha già tredici anni, ormai. A pensarci bene, però,
nemmeno lui. Delle gemelle, Ingrid è quella che mi assomiglia
di più. Ordinata come me, controllata come me. Isabella invece
è irruenta, passionale.
Tutta suo padre. Il fatto è che i miei figli vivono sempre in
Italia, sono con me solo per le feste, un poco l'estate; vanno a
una scuola italiana, parlano quasi sempre italiano, finiscono con
l'essere più italiani che svedesi.
Ciò le dispiacerà, suppongo.
No, no. Perché? L'importante è che vogliano un poco di bene
anche alla Svezia e che si ricordino, un giorno, che la loro
madre era svedese. Il resto, sa... Ogni persona cresce come
cresce: ci sono le caratteristiche del padre e della madre, c'è
l'amore e l'educazione che si riceve... poi sopravvengono
situazioni e influenze diverse...
Nelle cause di separazione, nei divorzi, generalmente i bambini
vengono affidati alla madre. Forse era più giusto che vivessero
con lei.
Non siamo arrivati a questo. Troppe lotte.
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