Page 123 - Oriana Fallaci - Gli Antipatici
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Tepido no, non è buono. Ghiaccio invece è buonissimo,
specialmente d'estate. Purché sia forte, s'intende. Quando è
tostato di più, il caffè sembra più forte. Nell'America del Nord
lo tostano poco: viene fuori che sembra té. In Brasile invece lo
tostano però sa di cioccolata. Perché, il caffè brasiliano non mi
piaceva? Mi piaceva, oh, sì, mi piaceva: però, col suo permesso,
mi piaceva più quello portoricano. Ma no! Ma sì. Io, a San Juan
ne avevo comprato sei pacchi da mezzo chilo. Il fatto è che lì
basta poco zucchero: è già un po'"dolce, và a vedere perché.
Quanto zucchero? Due.
Io, tre. C'è chi lo piglia senza zucchero. Come faranno, Dio lo
sa. E quelli che ci mettono il miele?...
L'intesa tra me e il Baby nacque per il caffè. Anzi per una
macchinetta da caffè. In Italia il Baby aveva comprato una
macchinetta per fare il caffè: espresso, come nei bar. La
macchinetta gli piaceva moltissimo, insisteva a parlarne rapito
come se fosse stata un affresco di Ciotto e, poiché anch'io
possedevo una tal macchinetta, a un certo punto gli dissi: «Sì,
però viene tepido». La pungente dichiarazione provocò una
polemica, se fosse lecito scaldare il caffè, e poiché tutti e due ci
trovammo d'accordo sul fatto che non ci fosse nulla di male a
scaldare il caffè, basta scaldarlo con leggerezza, senza farlo
bollire, e poi se bolle pazienza, ebbi ciò che volevo. Esaudii
perfino una curiosità che mi bucava da tempo: come faccia un
uomo che tra poco avrà cinquant'anni a farsi chiamare Baby che
vuoi dire bambino. Unico neo in tanta letizia fu non registrar la
sua voce. Il Baby, che è di carattere forte, non volle
assolutamente parlare dinanzi al microfono e così l'intervista
che segue ha un rarissimo pregio o difetto: è l'unica che non sia
stata ripresa con magnetofono bensì con appunti. Vero è che il
Baby se la rilesse e dichiarò che avevo scritto proprio quello che
aveva detto. «Straordinario, incredibile! Ma che memoria,
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